
"C'è stato un tempo in cui -scrive Recalcati - [...] l'autorità dell'insegnante era garantita dalla potenza della tradizione alla quale si appoggiava: il modello pedagogico prevalente era quello correttivo-repressivo, fortemente gerarchizzato", fondata sull'alleanza genitori-insegnanti.
Oggi prevale un modello, destabilizzante, in cui "i genitori si alleano con i figli e lasciano gli insegnanti nella più totale solitudine, a rappresentare quel che resta della differenza generazionale e del compito educativo".
Il difficile è che non c'è una bacchetta magica in grado di restituire ai docenti l'autorità perduta e non ci sono strategie valide per tutti gli alunni e per tutte le classi. Tanti sono i consigli di classe in cui emerge quest'impotenza: non va bene il pugno di ferro e non va bene il clima amicale. I casi più difficili sono proprio quelli in cui i genitori o sono ininfluenti o hanno abdicato alla loro potestà.
Penso al papà che di fronte all'atteggiamento oppositivo e aggressivo del figlio riesce a dire solo che "a scuola si va per divertirsi e giocare non per fare monellerie" e penso alla mamma che non fa altro che piangere completamente arresa alle malefatte riferitele.
Un recente articolo inglese parla dei genitori spazzaneve, che passano la vita a spalare la neve dalla strada che il figlio deve percorrere, cercando cioè di rimuovere ogni possibile ostacolo e controversia:
Voi cosa ne pensate?
(con questo post partecipo ai #venerdidellibro)